Il caso Santoriello continua a tenere banco nella questione plusvalenze in casa Juventus ed a detta della Gazzetta dello Sport potrebbe esserci un passo indietro da parte del pm in vista dell’udienza preliminare del prossimo 27 marzo che deciderà sul rinvio a giudizio della Juventus e dei 12 ex dirigenti bianconeri, tra cui l’ex presidente Andrea Agnelli.
Le frasi di odio nei confronti della Juventus espresse da Santoriello nel 2019, come se fosse un tifoso qualsiasi, hanno fatto alquanto rumore per il ruolo che ricopre il pm nel caso plusvalenze. Inevitabilmente ora quelle parole risuonano forte nell’ambiente bianconero e tutti si chiedono se il suo giudizio nell’attuale sentenza capitata alla Juventus possa essere stata influenzata dall’odio che Santoriello non ha mai nascosto per tali colori.
Sta di fatto che qualcosa potrebbe cambiare, visto come per ragioni di opportunità, Santoriello possa astenersi da esercitare l’azione penale il prossimo 27 marzo. C’è da dire che il pm non sarà soggetto ad alcun tipo di provvedimento o atto formale, ma la sua eventuale astensione potrebbe essere considerata come una sorta di debolezza. La Procura della Repubblica di Torino continua ad avere massima fiducia in Santoriello, sa che quelle sue parole non hanno per niente minato la professionalità del suo lavoro.
Se Santoriello non dovesse presentarsi all’udienza preliminare non ci saranno comunque cambiamenti riguardo alle ragioni dell’accusa, anche perché saranno portate avanti dagli altri due pm Marco Gianoglio e Mario Bendoni. Al momento la Juventus non sembra aver ancora deciso come muoversi sulla questione, ma sembra esserci una volontà ben chiara da parte della società, ossia di essere giudicata in altre sedi, a Roma o a Milano, non per il caso Santoriello ma per una questione di competenza territoriale relativa agli eventuali reati di Borsa.