1,46 miliardi di euro spesi nella finestra di calciomercato invernale 2023, in tutto il mondo, stando a quanto si legge nel report della Fifa, “International Transfer Snapshot”. Un dato enorme che ha stracciato il record precedente: era il 2018, nell’era pre-Covid, e si registrarono spese inferiori di 213 milioni di euro.
Va detto che addirittura il 57,3% di questa cifra arriva dai soldi spesi dai club inglesi: 834,5 milioni arrivano dalla Premier, record assoluto per il paese, col Chelsea che ha fatto la parte del leone comprando Enzo Fernandez, Mudryk, Joao Felix e Badiashile tra gli altri.
Ecco, in un contesto di ripresa evidente, l’Italia va in netta controtendenza: non solo la Serie A non figura neppure tra i campionati in scia alla Premier, ma addirittura finisce fuori dalla top 10 mondiale. Più che della differenza abissale con gli inglesi, colpisce che in Francia (Ligue 1 seconda) siano stati spesi 112,5 milioni di euro mentre in Italia si è superata a stento quota 23 milioni, secondo peggior dato di sempre. Non consola il fatto che anche in Spagna i dati sono in calo, anche se la Liga arriva comunque a 41,5 milioni.
Si è così registrato un -78% su base annua nel nostro campionato, nonostante i ricavi siano rimasti in linea col 2022 (65 milioni). Ed è facila anche comprendere il motivo di questo crollo: la Juventus non ha di fatto operato sul mercato, complici i problemi giudiziari che stanno condizionando la stagione dei bianconeri. E che, a quanto pare, potrebbero condizionare molto più di quanto non si pensi anche il futuro del calcio italiano.