Super League, Sky conferma Espn: anche la Juve rischia 2 anni fuori dalle coppe - LoStadium.it

Super League, Sky conferma Espn: anche la Juve rischia 2 anni fuori dalle coppe

Juventus logo is seen on the screen prior to the Serie A football match between Juventus FC and AS Roma at Juventus stadium in Turin Italy, August 1st, 2020. Play resumes behind closed doors following the outbreak of the coronavirus disease. Photo Andrea Staccioli / Insidefoto andreaxstaccioli

Pochi minuti fa Sky ha rilanciato un’indiscrezione riportata in giornata da ESPN, secondo cui anche la Juventus rischia di essere estromessa per due anni dalle coppe europee per il mancato abbandono della Super League. Tale sanzione andrebbe a colpire anche Milan, Real Madrid e Barcellona ancora dentro al progetto Superlega. Secondo Espn, la Uefa sarebbe pronta ad adottare misure disciplinari severe nei confronti delle quattro società ‘ribelli’, come già aveva minacciato il suo presidente Aleksander Ceferin: “Chiunque continui a essere coinvolto nella Superlega, in futuro non potrà giocare nelle competizioni Uefa”.

A oggi, secondo fonti vicine alla vicenda, la UEFA avrebbe trovato un’intesa per l’abbandono del progetto con sette società: Arsenal, Atletico Madrid, Chelsea, Liverpool, Manchester City, Manchester United e Tottenham. Anche l’accordo con l’Inter sarebbe vicino.

I restanti quattro club – Juventus, Real Madrid, Barcellona e Milan – hanno finora mantenuto le loro posizioni e potrebbero affrontare un provvedimento disciplinare UEFA per aver, tra l’altro, violato l’articolo 51 dello statuto. Quest’ultimo, a detta di ESPN, afferma quanto segue: “Nessuna combinazione o alleanze tra … club affiliati, direttamente o indirettamente, a diverse federazioni affiliate alla UEFA possono essere costituite senza il permesso della UEFA”.

Tuttavia, i quattro club che resistono ritengono di essere in una posizione di forza, in quanto i documenti originali depositati presso la Uefa e la Fifa affermano che la Super League chiedeva all’ente il “permesso” per organizzare la competizione e un “riconoscimento” piuttosto che un distacco dall’organizzazione.